Thomas Moore Libro: L' acqua in vino . Un altro sguardo su Gesù dei Vangeli "dall'Introduzione"

 


9 giugno 2011

di Thomas Moore (Autore), Paola Donfrancesco (Traduttore)


Dall'Introduzione

.) Lo splendore della basilica di San Pietro è niente in confronto alla speranza e alla promessa della vita alternativa  annunciata da Gesù

.) Ho il sospetto che la nostra tendenza a vederlo in una luce sentimentale o a trasformarlo in un crociato della morale sia una difesa nei confronti della sfida assoluta, radicale che il suo annuncio pone.

.) Oscar Wilde è stato quello che ha colto di più. Egli vedeva in Gesù uno che riusciva a superare la divisione bene-male e luce-ombra, evitando quindi l'insidia del moralismo-la brutta abitudine di emettere giudizi semplicistici: giusto o sbagliato. "Il suo desiderio  primario non era di convertire la gente, nè di alleviarne le sofferenze", scriveva Wilde, "non mirava a trasformare un ladro interessante in un galantuomo noioso" (Oscar Wilde De profundis, Feltrinelli, Milano 1998 p.93)

.) Gesù non era un insulso moralista che offriva una futura ricompensa in cielo in cambio di una vita virtuosa; era un uomo raffinato, che viveva la buona vita degli amici, degli affetti, della comunità, ma anche un affascinante, originale affabulatore.

.)  Trasformare i Vangeli in semplicistiche direttive che forniscano una via d'uscita  dalle complessità che ci stanno di fronte è un'offesa alla loro profondità

.) Non vedo alcuna ragione per dire che i Vangeli siano migliori o più importanti dei sutra buddisti,dei Veda, delle tragedie greche, o dei canti rituali dei Nativi d'America, che sono tutti testi sacri.

.) Non è necessario essere cristiani per fare dei Vangeli un'importante fonte della nostra vita spirituale e della nostra condotta.

.) La via di Gesù è vivere a partire da una fonte più profonda con dei valori che non possono essere codificati in un elenco di regole.Al centro dei suoi valori è l'Amore, inteso come profondo rispetto per l'Altro

.) Anche se i Vangeli ci raccontano la sua resurrezione dalla tomba, Gesù deve essere ancora resuscitato

.) Gesù è bloccato nella tomba dell'incomprensione, del fraintendimento,in un modo così efficace  che, adesso, per conoscerlo, è necessario scavare per trovare il nucleo reale del suo annuncio. 

.) Leggo le parole dei Vangeli senza la voce ammonitrice dell'autorità o della tradizione che mi dice cosa significano. Mi libero da secoli di interpretazioni e di abitudine di pensiero  e di traduzioni

.) Leggo questi testi sottili, in modo coltivato, considerando la ricca storia delle parole greche, compresi i significati classici più antichi; leggo le opere di autori  che hanno studiato quei testi senza lasciarsi apertamente influenzare  da credi e tradizioni: mi servo della psicologia del profondo e della letteratura e utilizzo la mia conoscenza delle religioni di tutto il mondo. 

.) Cerco l'intuizione, la comprensione profonda, più che il fatto, la sfumatura più che le interpretazioni definitive. Esploro il significato più profondo della lingua invece di accettare le traduzioni tradizionali perchè sono tradizionali

.) I Vangeli non sono poi così radicalmente differenti da altri scritti spiriuali di tutto il mondo- in essi riconosco sfumature dello sciamanesimo, l'humor e il misticismo sufi, la sacralità del quotidiano degli antichi Greci e, naturalmente, la pietas e la saggezza  ebraiche.

.) Questo è un libro su Gesù che mette tra parentesi il cristianesimo.

.) devo abbandonare letture consolidate e pratiche devozionali. Non ho alcuna intenzione di guidare il lettore ad apprezzare la tradizione cristiana,ma ad apprezzare i Vangeli così come sono, una volta liberati dalla tradizione.

.) Nel caso di Gesù una focalizzazione eccessiva sulla sua persona, potrebbe indebolire il suo annuncio. Siamo capaci di spendere più energia nell'adorarlo e nell'esaltarlo che nel cercare di vivere il genere di vita da lui annunciato e proposto.


.) Il punto essenziale della missione di Gesù non è attirare l'attenzione su di sè ma trasformare il modo di vivere degli esseri umani. 

.) un messaggio evangelico che non appartiene a nessuna chiesa o comunità o tradizione. Lo scopo di Gesù non era formare una religione ma trasformare il mondo; non sfruttare questa vita in vista di una ricompensa nei cieli, ma instaurare il cielo sulla terra.


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Dalla seconda di copertina 


Questo libro riguarda un nuovo modo di essere umani. Non riguarda l’appartenenza a un gruppo, non contiene un insieme di idee e di valori da adottare. Non è rivolto a un gruppo scelto di persone, ma a chiunque. È un messaggio di speranza e di piacere. Propone una vita di gioia. È una particolare presentazione dei Vangeli, quattro libri pieni di storie di mangiare, di cucinare, di prendersi cura e di stare insieme. Parlo di Gesù come di un epicureo, uno che è innamorato della vita, e che dà tutto perché altri possano avere la vita e averne in abbondanza. Egli dice, nella mia traduzione: “Io sono la via, la memoria profonda, la vitalità”.


Stare sulla strada della vita, andare avanti, metterla in gioco, affrontare tutte le prove che si presentano: questa è la via dei Vangeli. Ricordare tutte le persone che hanno percorso quella strada, soprattutto quelle che hanno da offrirci saggezza e comprensione profonda. Rimanere vitali, vivi, non arrendersi al cinismo o alla depressione. Questo è il succo del messaggio del Vangelo.

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Thomas Moore  psicoterapeuta americano, filosofo, teologo e musicologo. È l’autore del New York Times bestseller “Care of the soul” (1992) tradotto in seguito in italiano “Cura dell’anima“. I suoi lavori sono stati influenzati dalla psicologia analitica di Carl Gustav Jung e dalla psicologia archetipica di James Hillman. Vive in New England insieme a sua moglie Joan Hanley (artista) e ai due figli.


Ha così presentato il suo libro

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T.M.: Il primo miracolo di Gesù è stato trasformare l’acqua in vino ad una festa di nozze. Esiste un’altra figura spirituale che si presenta per la prima volta in questo modo, ad una festa e creando il vino?

In seguito, Gesù è descritto spesso mentre mangia con amici e stranieri in ricchi bachetti. Gesù parla spesso di cibo, prepara perfino pasti e identifica sé stesso con il pane e con il vino. Tutte queste immagini si ritrovano nella filosofia di Epicuro, che ci ha insegnato l’importanza del piacere, del piacere profondo dell’amicizia e del cibo semplice. Mi sembra che Gesù sia pienamente d’accordo con Epicuro riguardo questo atteggiamento verso il piacere, senza alcun edonismo né divertimento. Purtroppo però la religione cristiana è spesso moralistica e avversa al piacere. Raramente possiamo ascoltare un prete che consiglia uno stile di vita epicureo, anche se questa è stata chiaramente la via indicata da Gesù.


https://www.animafaarte.it/pianeti-interiori-intervista-a-thomas-moore/






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